di Gi Elle

Grado ha fatto veramente l’en plein in fatto di “bandiere blu” ed è leader a livello nazionale.   Ne ha ottenute infatti 30, un record assoluto al pari della ligure Moneglia, per cui, issando questo prestigioso vessillo, l’Isola d’oro si conferma località balneare virtuosa, da indicare come esempio per quanto concerne alcuni parametri di qualità riguardanti acqua, ambiente e servizi.  Un mix di fattori gestito bene e che è stato appunto premiato a livello nazionale per la trentesima volta consecutiva.
Un bel record, insomma. E quindi un buon motivo ieri sera per brindare, con vini tra i migliori della nostra regione, nel corso della prima delle due cene-spettacolo organizzate da Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori che dà appuntamento anche oggi, mercoledì, sul Lungomare Nazario Sauro – per tutti la “diga” – dove sventola proprio la “bandiera blu”.

Ricordiamo che questo è un riconoscimento attribuito dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee che soddisfano i citati criteri di qualità.   Fu istituita nel 1987, Anno europeo per l’Ambiente, e da allora Grado l’ha sempre conquistata.  E questo è certamente di stimolo a lavorare per fare sempre meglio affinché il turista sia soddisfatto della sua vacanza nell’isola.
Un turismo che deve, quindi, poggiare su proposte di qualità, meglio se coordinate a livello Fvg attraverso una regia unica.  “Un futuro da costruire assieme per far crescere il Friuli Venezia Giulia rivedendo il concetto di promozione, incentivando gli investimenti privati e destinando risorse a progetti mirati su eventi che promuovono davvero la nostra regione”, ha detto infatti al riguardo l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, in occasione dell’incontro con il direttivo di Grado Turismo rappresentato dal presidente Thomas Soyer con il vice Mauro Bigot, i consiglieri Alessandro Lovato, Claudio Martinis e Marco Angelini. L’incontro, che rientra nel ciclo di riunioni programmato per conoscere direttamente le realtà che operano nel settore turistico Fvg, “è stato positivo – ha detto Bini – e mi ha permesso di conoscere un consorzio che ha programmi lungimiranti”.
Ad illustrare l’attività consortile – come informa una nota della Regione Fvg – è intervenuto Soyer ricordando l’ aumento del numero dei soci, passato da 19 del 2016 agli attuali 84, appartenenti a diverse categorie (alberghi, agenzie immobiliari, villaggi turistici, negozi, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, servizi turistici) e la sinergia con gli operatori turistici locali e gli enti regionali che hanno contribuito alla promozione della località e allo sviluppo del brand regionale.
Particolarmente apprezzata da Bini la cooperazione del consorzio con le realtà del territorio circostante “perché – ha rilevato – dobbiamo lavorare per rendere attrattivo l’intero Fvg, superare le divisioni e mettere le nostre ricchezze a denominatore comune: in questo senso bisogna rivedere il concetto di promozione. Bisogna cambiare il modo di promuovere l’offerta turistica. Abbiamo molte forme di promozione, tutte diverse l’una dalle altre; serve invece una regia unica in grado di offrire il Friuli Venezia Giulia nella sua completezza. La nostra regione possiede una serie di ricchezze paesaggistiche, culturali, storiche e artistiche straordinarie, in uno spazio ridotto, e va quindi valorizzata nel suo insieme, facendo rete e superando la logica dei campanili”.
Per Grado, che ha visto una crescita delle presenze dal 2016 al 2017 del 28,95 per cento, Bini ha evidenziato la necessità di aprirsi a turisti provenienti dai Paesi anche extraeuropei e di intercettare nuove forme di turismo alto spendente legato ad esempio all’ambito congressuale. “Il turismo deve e può rappresentare un asset importante per il nostro Paese e per la nostra regione – ha precisato l’assessore regionale – ma è fondamentale guardare ad un turismo integrato con una regia di promozione unica che può essere svolta da Promoturismo Fvg”.
Bini ha rimarcato, infine, l’importanza di incentivare gli investimenti da parte dei privati: “E’ necessario mettere il privato nella condizione di investire – ha sottolineato – agevolando il percorso snellendo la burocrazia che spesso rallenta o ostacola chi ha voglia di realizzare i progetti”.

al centro: foto scattata ieri all’imbrunire sul Lungomare Nazario Sauro – per tutti la “diga” –

a seguire: l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, a Grado in occasione dell’incontro con il direttivo di Grado Turismo


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